sábado, 2 de junio de 2012

Bomba di zucchina

La Bomba di zucchina viene realizzata preparando la salsa con pomodori, pinoli, sedano, aglio e pecorino. Faremo tagliare le zucchine e la mozzarella a fette, metteremo a strati gli ingredienti, cuoceremo nel forno e serviremo ben caldo.

Ingredienti per 4 persone

1. Zucchine tonde 4 grandi
2. Pomodori maturi 300 g
3. Mozzarella fior di latte 200 g
4. Pecorino 60 g
5. Sedano, gambo 1
6. Aglio, spicchi 2
7. Pinoli 20 g
8. Olio extravergine 4 cucchiai
9. Basilico, mazzetti 2
10. Sale q.b.
11. Pepe q.b.

 Preparazione

1 Tritate l'aglio e il sedano e fateli appassire per 8 minuti con 3 cucchiai di olio extravergine. Unite i pinoli spezzettati e rosolate per 2 minuti.

2 Spellate i pomodori, strizzateli, privateli dei semi e tagliateli a dadini. Unite al soffritto e fate cuocere per 10 minuti schiacciando il pomodoro con una forchetta.

3 Grattugiate il pecorino, passate al mixer il basilico e unite entrambi alla salsa a fuoco spento. Salate, pepate e amalgamate.

4 Strizzate il fior di latte e tagliatelo a fette sottili. Lavate le zucchine e tagliate loro una calottina. Affettate la parte rimasta a rondelle di mezzo centimetro di spessore e grigliatele per 2 minuti per parte sulla piastra di ghisa caldissima, quindi salatele.

5 Foderate il fondo di 4 tegliette con una rondella di zucchina. Spalmate con la salsa, disponete una fetta di fior di latte, poi un'altra di zucchina e continuate la sequenza degli ingredienti concludendo con la calottina delle zucchine. Spennellate con l'olio rimanente e fate cuocere per 15 minuti in forno a 180° C.

 Fuente: buonissimo.org




martes, 29 de mayo de 2012

Terremoti in Emilia, 15 vittime e 13mila sfollati L'esperto: 'Allerta massima, scosse in altre zone'


Emilia Romagna sconvolta dal terremoto. Dopo quello di magnitudo 5.8 alle ore 9 con epicentro in provincia di Modena, due nuove scosse consecutive alle 12,56 e alle 13: magnitudo rispettivamente 5.3 e 5.1. Crollano case e capannoni: 15 morti. Si scava tra le macerie. Cellulari fuori uso, evacuate scuole. Scatta il nuovo allarme generale

Le scosse si susseguono senza tregua, avvertite in tutto il Nord, perfino in Austria: almeno 40 in due ore. La terra trema anche inToscana: "I lampioni tremano". Scuole evacuate a Genova. Paura a Milano. Sgomberati edifici del capoluogo lombardo. Gente in strada, è panico. Episodio anche in Calabria, l'ottavo in due giorni

Da Twitter a Facebook, i social network si mobilitano con notizie, appelli e foto. SEGUI LA DIRETTA DI AFFARITALIANI.IT

Raccolta fondi per le sedi Avis colpite dal terremoto


Il terremoto che ha colpito l’Emilia-Romagna nelle zone comprese tra la Provincia di Modena e quella Ferrara ha creato danneggiamenti ad alcune sedi Avis. La Protezione Civile sta facendo tutte le verifiche e gli accertamenti per circoscrivere il rischio e quantificare l’entità dei danni riportati dalle sedi Avis, tra le quali Bondeno, Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Ferrara, Mirabello e Poggio Renatico. La crisi economica che vive il nostro Paese contribuirà ad allungare i tempi e, in alcuni casi, a rimandare la ricostruzione o il ripristino di tutte le strutture danneggiate.
Per aiutare le Avis a riprendere quanto prima le normali attività associative e di promozione/raccolta delle donazioni di sangue e plasma, Avis regionale Emilia-Romagna ha predisposto un conto corrente. Chi volesse contribuire verrà regolarmente informato attraverso il sito e la pagina di Facebook di Avis Emilia-Romagna, che pubblicherà tutti gli aggiornamenti circa la raccolta e la destinazione delle erogazioni di cittadini e imprese.

La raccolta fondi è curata dall’AVIS Regionale Emilia-Romagna
c/o :   
    

IBAN: IT71X0538702403000002059627
Causale: SEDI AVIS ZONE TERREMOTATE
AVIS.IT

lunes, 21 de febrero de 2011

Pesce: le cotture giuste per difendersi dal rischio parassiti


Pesce crudo
Immagine Corriere.it


Anche il congelamento rappresenta uno scudo

Contaminazioni: marinare il prodotto crudo in aceto o limone non lo rende più sicuro, ma solo più gustoso



MILANO - Sono anni che ci sentiamo dire che il pesce fa bene, ma da quando mangiar sushi e simili è di moda, i prodotti ittici sollevano anche qualche dubbio. Sotto accusa: l’Anisakis, un parassita (che quasi tutti i pesci possono contenere ma è più diffuso in aringhe, sgombri, merluzzi, acciughe, pesce sciabola) le cui larve, se vive, possono causare problemi di varia gravità all’apparato gastrointestinale, come nausea, vomito, dolori addominali. Come proteggersi allora? In un recente articolo, pubblicato su Clinical Infectious Diseases, un gruppo di ricercatori americani (dopo aver sottolineato che i rischi possono essere ridotti con l’ispezione del pesce prima della commercializzazione e con la sua rapida eviscerazione dopo la cattura) ribadiscono che evitare di mangiare pesce marino o calamari crudi è la terza tappa della protezione. Le larve di Anisakis vengono uccise da una temperatura superiore a 60°C per almeno un minuto, mentre la sola affumicatura non è efficace. Per il pesce che viene consumato crudo la chiave per la prevenzione è il congelamento (secondo l’EFSA, l’autorita europea per la sicurezza degli alimenti, a -15°C per non meno di 96 ore oppure a -20°C per 24 ore).

La ricetta della salute: alici alla vinaigrette

COTTURA - E che dire della cottura al vapore, suggerita dalla nostra ricetta? «In questo caso - risponde Paolo Aureli, dirigente di ricerca all’Istituto Superiore di Sanità - il pesce cuoce grazie al calore umido dell'acqua in ebollizione. Il coperchio sopra il cestello permette di mantenere temperature che si avvicinano ai 100°C. Nel caso dei filetti di alice basteranno 3-4 minuti, per un filetto di tonno potrebbe essere necessaria anche mezz’ora. Comunque è consigliabile usare un termometro ad ago, specie se si cuociono pesci o carni di grande pezzatura. Una temperatura di almeno 65°C al cuore del prodotto rappresenta un’importante protezione non solo nei confronti dell’Anisakis, ma anche di altri eventuali agenti patogeni». Serve marinare il pesce in limone o aceto? «No, questi trattamenti - chiarisce Aureli - servono solo a rendere più gustoso il prodotto». Sull’Anisakis, c’è però ancora qualcosa da dire. Di recente, gli esperti dell’EFSA hanno dichiarato che questo è l’unico parassita dei prodotti ittici che portiamo in tavola in grado di causare anche reazioni allergiche.
(....)

CORRIERE.IT


CF

viernes, 28 de enero de 2011

La Danimarca sbanca il Bocuse d'Or Medaglia d'oro per Kofoed del Geranium


Copenaghen non ha solo il miglior ristorante del mondo - Noma - ma anche il migliore chef al mondo: Rasmus Kofoed che quando non è impegnato a vincere medaglie d'oro, prepara pietanze gourmet uniche all'esclusivo ristorante Geranium nel distretto di Østerbro con un'incredibile vista sul parco. Lo chef danese Rasmus Kofoed ha vinto il 26 gennaio l'ambita medaglia d'oro nel campionato mondiale per gli chef, Bocuse d'Or. Rasmus Kofoed, già vincitore nel 2005 della medaglia di bronzo e dell'argento nel 2007, era in assoluto uno dei favoriti del concorso, e oggi durante la sua performance ha conquistato i giurati servendo un sofisticato menù di 10 piatti e quattro salse che il cuoco aveva preparato da zero in cinque ore e mezza frenetiche insieme allo chef allievo Frederik Rudkjøbing.

Per Kofoed è il lieto fine a otto anni di sforzi per partecipare a concorsi e non da ultimo al Bocuse d'Or, che si tiene ogni due anni. Il premio è il più ambito nel mondo degli chef e i cuochi concorrenti si esercitano per l'evento per mesi e anni. Dal mese di giugno, infatti, Kofoed e il suo allenatore assistente nonché comproprietario del Geranium Søren Ledet e l'allievo cuoco Frederik Rudkjøbing si sono allenati nella cucina del loro ristorante di Copenaghen Geranium per eseguire al meglio il lungo procedimento di cinque ore


FUENTE: EcodiBergamo.it
Immagine Bocuse d' Or

jueves, 25 de noviembre de 2010

La Michelin est arrivé!


Immagine La Stampa

GIGI PADOVANI

Pioggia di stelle dalla Guida Rossa: record assoluto da 56 anni

Attesa da tutto il mondo della ristorazione, forse quest'anno con più ansia del solito perché c'era aria di tagli agli stellati, puntuale come sempre è uscito il responso della Guida Michelin, giunta alla sua cinquantaseiesima edizione italiana. A Parigi, nei boulevard in questi giorni si può trovare il cartello "le Beaujolais est arrivé": possiamo accogliere la "Rossa" francese - che continua a dettar legge sull'alta cucina di tutto il mondo, nonostante le polemiche - con lo stesso grido: "La Michelin est arrivé!" Il francese Christian Delhaye, direttore delle Guide Michelin nel mondo, e l'italiano Fausto Arrighi, direttore della Rossa italiana, hanno potuto annunciare con un po' di enfasi che l'edizione 2011, la numero 56, registra un record assoluto di numero di stelle totali: 325 per 276 locali. "E' l'edizione più stellata della storia", è stato detto mercoledì 24, stamattina, all'hotel Principe di Savoia, con la foto-ricordo dei 34 chef in divisa che hanno ottenuto un "aumento" di stelle (sono due che passano da una stella a due) o ricevono per la prima volta l'ambito riconoscimento.

Nessuna novità al vertice, sono riconfermati i sei "tre stelle" italiani : sono il Sorriso di Soriso (No), Dal pescatore a Canneto sull'Oglio (Mn), Le Calandre a Rubano (Pa), L'Enoteca Pinchiorri a Firenze, la Pergola a Roma e Da Vittorio a Brusaporto (Bg). Due i locali che conquistano le due stelle: Jasmin a Chiusa (Bz), con chef Martin Obermarzoner e Bracali a Massa Marittima (Gr), chef Francesco Bracali.


A livello territoriale, è il Piemonte la regione con più novità, perché può vantare sei nuovi chef con il "macaron" Michelin, come lo chiamano in Francia. Sono invece tre le province italiane nelle quali si concentrano di più i nuovi etoilés: Bolzano, Cuneo e Napoli. Dunque, è stato sottolineato, c'è una certa prevalenza al Nord, ma anche una buona resistenza del Sud, nonostante la crisi che colpisce la ristorazione da due anni. In compenso, accanto a quelli che festeggiano, ci sono alcuni locali che persono la loro stella: sono ben 21. E la sorpresa che più desterà discussioni riguarda un ristorante della grande tradizione italiana, il Pinocchio di Borgomanero (No), della famiglia Bertinotti. Pare sia stato un ispettore francese a decretare il taglio dopo 34 anni di onorato servizio e si dice che neanche Fausto Arrighi, il direttore che firma l'edizione italiana, abbia potuto fare niente.

Inoltre passa da due stelle a una l'Olivo di Capri, mentre a San Pietro in Cariano l'Arquade perde le due stelle, dopo che se ne è andato lo chef Bruno Barbieri. Da notare una curiosità, che la dice lunga sul momento di incertezza nella ristorazione oggi: lo chef della Locanda del Notaio, nel comasco, si è dimesso dopo che la Rossa gli aveva già assegnato la stella. La stella per ora è rimasta... si vedrà l'anno prossimo.
(nella foto, sopra, da sinistra, il critico Luigi Cremona del Touring Club e il direttore della Guida Michelin, Fausto Arrighi)

Al Principe di Savoia di Milano sono stati convocati per la prima volta tanti chef, tutti gli stellati, per una cerimonia che vuole anche essere una dichiarazione di ottimismo per la ristorazione italiana, al centro del secondo anno di crisi economica, che nonostante tutto riesce a reggere. "I ristoratori tengono duro - ha detto Arrighi - stanno in trincea, adattano i menu a una clientela che vuole spendere di meno e ha poco tempo. E la clientela penalizza le cucine 'estreme' a favore della tradizione, cercando unritorno alle origini del territorio". Ed è la tendenza delle nuove 32 stelle, con molti locali tradizionali.

Ecco i ristoranti che ricevono una stella per il 2011

Alba (CN), Locanda del pilone
Benevello (CN), Villa d'Amelia
Borgosesia (VC), Osteria del Borgo
Capri (NA), L'Olivo
Codigoro (FE), la capanna di Eraclito
Cogne (AO), La petit restaurant
Costermano (VR), La casa degli spiriti
Eboli (SA), Il Papavero
Forte dei Marmi (LU), Bistrot
Govone (CN), Pier Bussetti al castello di Govone
Grinzane Cavour (CN), Al castello
Guardiagrele (CH), Villa Maiella
Lasalle (AO), La cassolette
Modena (MO), Strada Facendo
Mondovì (CN), il Balauardo
Montecchio Precalcino (VI), Locanda di Piero
Napoli, la Cantinella
Nervi (GE), The Cook
Palermo, Bye Bye Blues
Pellio Intelvi (CO), La locanda del notaio
Perugia, Il postale
Polesine Parmense (PR), Antica Corte Pallavicina
Roma, All'Oro
Roma, Giuda ballerino
Roma, Il convivio - Troiani
Torriana (RM), Il povero diavolo
Trento, locanda Margon
Viareggio (LU), Enoteca Henri
Viterbo (VT), Enoteca la torre
Vado Cadore (BL), Al capriolo

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La Stampa.it